La nostra consulenza personalizzata

Noi di Guarisco Pavimenti siamo sempre dalla parte del cliente, che per noi è fondamentale! Ecco perché, tra i tanti servizi messi a tua disposizione, ci occupiamo anche di progettazione per privati.

Guarisco: libera la tua immaginazione!

Noi di Guarisco Pavimenti non ti lasciamo mai solo! E proprio grazie a questa nostra filosofia siamo sempre pronti ad esaudire ogni tuo desiderio. Come? Noi di Guarisco Pavimenti ti aiutiamo a rivestire il tuo abitare, personalizzando i tuoi ambienti e rendendoli unici. La nostra conoscenza tecnica, unita ad un’ampia gamma di proposte tutte pensate per esaudire i desideri di ogni cliente che decide di sceglierci, ci permette di offrire personalizzazioni estremamente creative ai nostri clienti. Immagina un foglio bianco. Fatto? Ebbene si, partendo da lì possiamo realizzare immagini in 3D per aiutare i nostri clienti nella visualizzazione dell’aspetto che avrà il bagno dei suoi sogni!

Noi di Guarisco Pavimenti grazie alla collaborazione con le migliori aziende del settore, all’uso di prodotti di primaria qualità, all’assistenza tecnica in cantiere, all’uso di manodopera diretta, dipendente e di fiducia, siamo in grado di portare un valore aggiunto alle prestazioni offerte.

Progettazione progettisti: un cerchio che si chiude

I vostri progetti, i nostri servizi. Noi di Guarisco Pavimenti ci poniamo al fianco di chi progetta con competenza ed attenzione; la nostra mission è quella di dare risposte immediate, rimanendo sempre aggiornati rispetto alle nuove soluzioni tecniche e alle tendenze del mercato.

Noi di Guarisco pavimenti ti offriamo una pianificazione programmata e coordinata in relazione alle vostre esigenze. Offriamo assistenza tecnica per i cantieri attraverso misurazioni, sopralluoghi, indicazioni per la predisposizione dei sottofondi e dei criteri di posa da adottare.

Progettazione imprese

Non solo privati! Si, hai capto bene! Noi di Guarisco pavimenti siamo perfettamente allineati anche alle esigenze delle imprese. Guarisco pavimenti è sempre al fianco delle imprese che decidono di sceglierci, rispettando tempi e costi. Per questo siamo apprezzati dai nostri committenti e la prova è la moltitudine delle opere portate a termine con successo.

Guarisco pavimenti: noi ci mettiamo l’esperienza, tu il tuo progetto; che tu sia un’azienda oppure un privato, non esitare a metterti in contatto con noi!

Gres e versatilità: gusto e funzionalità

Quando si parla di grés si fa riferimento alla piastrella ceramica più utilizzata; ne esistono di moltissimi tipi, con differenti caratteristiche e con differenti utilizzi, ecco perchè insieme vediamo quali sono.

Il grés porcellanato definisce una famiglia di prodotti con prestazioni, caratteristiche, formati e spessori differenti. A seconda dell’ambito applicativo esistono grés per tutti gli utilizzi, non solo per pavimenti e rivestimenti.

Grès porcellanato: tipologie

Con il termine grès porcellanato si intende: “una piastrella ceramica estremamente resistente e compatta, densa, non porosa, ottenuta pressando argille selezionate e macinate finemente e poi cuocendole a circa 1200 gradi centigradi, temperatura a cui le argille greificano.” Da greificazione viene la parola “grès”. Dalla macinazione dell’argilla in particelle finissime viene la parola “fine”.

Mentre la parola “porcellanato” la dobbiamo alle argille bianchissime, pure, che vengono utilizzate per questo processo. La denominazione grès fine porcellanato o grès porcellanato non identifica solo un prodotto ma anche un processo produttivo. Processo con il quale possiamo ottenere una vasta gamma di prodotti, anche estremamente differenti tra di loro.

Esistono, infatti, piastrelle in gres porcellanato scadenti, di pessima qualità e di basso prezzo, così come ne esistono di molto costose con caratteristiche tecniche ed estetiche eccezionali.

Caratteristiche del gres porcellanato

È bene dire che 25/30 anni fa, il grès fine porcellanato peccava di estetica. La stragrande maggioranza dei produttori proponevano dei prodotti monocromi, delle tinte unite con toni sbiaditi. Le uniche possibilità decorative erano dei puntini di colori diversi, granelli inseriti nell’impasto, oppure delle sfumature di colori, ottenute miscelando le argille.

La ricerca applicata ha permesso dapprima di individuare tipologie che consentissero una valorizzazione estetica del prodotto, ed in seguito – mediante innovazioni di processo straordinarie – di stravolgere il processo produttivo fino ad arrivare alla gamma di prodotti che ha trasformato i cataloghi dei produttori di grès da poche pagine a volumi di enciclopedie.

Tale diversificazione produttiva ha permesso e permetterà al grès di conquistarsi spazi di mercato ulteriori, a discapito di altri prodotti, offrendo congiuntamente alle caratteristiche evidenziate aspetti di miglioramento delle prestazioni tecniche.

Utilizzi del grès

Il grès porcellanato è tra tutti i materiali ceramici per pavimentazione quello che meglio si presta ad accettare usure di qualsiasi tipo.

Ma oltre alla resistenza all’usura sono da ricordare senz’altro caratteristiche quali: bassissimi valori di assorbimento d’acqua, alta resistenza meccanica, resistenza ad attacchi chimici, durezza superficiale, resistenza al gelo ed ai cicli gelo-disgelo, resistenza alla compressione, la antistaticità, la capacità antibatterica recentemente proposta.

Grazie a tali prestazioni, può trovare applicazione in spazi commerciali intensivi, in ambienti produttivi, in ospedali, laboratori, ma anche in edifici prestigiosi, hotel ed abitazioni.

PARQUET: Come orientarsi e quale scegliere per un must irrinunciabile

Quando si parla di parquet si fa riferimento ad un pavimento in legno utilizzato da secoli per arredare e rendere più confortevoli gli ambienti delle abitazioni soprattutto perché, provenendo dalla lavorazione di essenze disponibili in natura, ogni parquet è unico e irripetibile. Un bel pavimento in parquet è sicuramente una soluzione elegante e raffinata che sicuramente nel tempo verrà da voi sempre più apprezzata. Nella scelta del legno da utilizzare però bisogna tener conto di innumerevoli fattori quali il proprio gusto estetico, il costo e le caratteristiche dell’ambiente nel quale intendete inserirlo.

Ecco un elenco dei principali tipi di legno utilizzati come pavimentazione:

  • Ciliegio: è un legno dal colore chiaro con venature molto eleganti. È caratterizzato da una durezza media e di conseguenza non è adatto ad essere posizionato in ambienti di intenso passaggio;
  • Faggio: anche questo legno ha una tonalità chiara e una durezza media di conseguenza come il ciliegio non è adatto ad ambienti molto calpestati;
  • Rovere: essenza molto pregiata dalla tonalità giallo miele; ha un’ottima resistenza ed è adattissimo ad essere calpestato;
  • Wengè: essenza dall’intensa colorazione scura, è un legno molto duro e resistente. Attenzione al suo impiego: non utilizzatelo mai in ambienti piccoli e poco luminosi.

Ecco un elenco delle principali composizioni come pavimentazione:

  • COMMERCIALE: è la scelta più venduta in assoluto, è caratterizzata da una fibra dritta o fiammata stretta (venature del legno che formano V o onde molto ravvicinate tra loro), con una percentuale del 7% di nodini di piccole dimensioni;
  • NATURE: simile alla qualità commerciale, il colore però è meno selezionato, pertanto i pezzi possono presentare differenze di tonalità anche notevoli tra di loro;
  • COUNTRY: è la scelta in cui sono presenti sia nodi che alburno (la parte più giovane del legno, sempre molto chiara) in quantità variabile a seconda della specie legnosa. Queste caratteristiche visive molto marcate conferiscono al legno un aspetto “d’altri tempi”, sono quindi indicate per arredamenti rustici o in arte povera, studi professionali e locali commerciali;
  • PARQUET TRADIZIONALE: è formato integralmente da legno ed è venduto grezzo, ossia da levigare e lucidare dopo la posa e assolutamente prima di essere calpestato. Proprio a causa dei costi e dei lunghi tempi necessari per posa, levigatura e verniciatura che obbligano ad attendere anche fino a quaranta giorni prima di utilizzare il pavimento, questa tipologia di parquet sta progressivamente riducendo la sua diffusione;
  • PARQUET PREFINITO MULTISTRATO: il prefinito multistrato rappresenta oggi la più diffusa ed importante tipologia di pavimenti in legno. Come dice il nome, il prefinito multistrato è costituito da più strati, anche di legno diverso, dove lo strato superficiale in legno pregiato (essenza) deve essere di almeno 2,5 mm di spessore, e viene levigato e verniciato in fase di produzione. Gli strati possono essere due, se oltre all’essenza è presente il solo supporto in legno meno pregiato che integra il sistema di fissaggio delle aste, oppure tre se esiste anche il contro bilanciamento, il cui scopo è quello di assicurare una migliore stabilità evitando le deformazioni dovute al passare del tempo;
  • PARQUET PREFINITO MASSELLO: Un buon compromesso tra parquet tradizionale e parquet prefinito multistrato è rappresentato dal parquet prefinito massello che sta riportando un successo crescente negli ultimi tempi. In questo caso il legno massello viene levigato e verniciato in fabbrica. Ha il fascino del legno massello, ma presenta alcuni dei vantaggi del prefinito: qualità delle vernici, tempi di posa abbastanza brevi, costi di posa più bassi del tradizionale.

 

Per qualsiasi informazione, non esitare a contattarci. Siamo sempre a tua disposizione e pronti a darti tutte le informazioni e l’assistenza di cui hai bisogno.

PAVIMENTO IN MOSAICO: storia delle origini e modernità

La storia del mosaico è la storia di una tecnica di pavimentazione che si perde con il passare del tempo.

Il mosaico è un tipo particolare di decorazione pittorica formata dall’accostamento di piccole tessere di materia colorata (marmi, pietre, paste vitree, conchiglie) che vengono disposte a formare particolari figurazioni per ornare pavimenti, pareti e soffitti. Le origini del mosaico sono molto antiche, ma esso vive il suo periodo d’oro nel Medioevo, quando le tessere ricche e sfavillanti ricoprono le superfici delle chiese cristiane. Dopo essere stata per un certo tempo abbandonata, questa tecnica è tornata ad attirare l’interesse di importanti artisti agli inizi del Novecento.

L’uso di decorare le superfici con il mosaico ha origini molto antiche in Asia Minore e in Mesopotamia, ma è soprattutto caratteristico del mondo greco-romano prima e di quello medievale poi.

Uno degli esempi più antichi che conosciamo è un mosaico risalente al 4° secolo a.C. che si conserva a Pella, nella regione greca di Macedonia, e che rappresenta una Scena di caccia, realizzata con piccoli ciottoli accostati.

La tecnica del mosaico consiste infatti nell’accostamento di piccole sezioni di materia, dette tessere, di forma grosso modo quadrata e con superficie dai 2 ai 10 cm. Prima che le tessere vengano disposte la superficie subisce una lunga preparazione: viene steso uno strato chiamato arriccio costituito da calce, sabbia e acqua, al quale è sovrapposto un impasto di polvere di marmo, calce spenta e pozzolana in vari strati che occupano dai 3 ai 7 cm. Sull’ultimo strato, sul quale viene disegnata a colori la composizione, infine si applicano manualmente le tessere.

Diverse persone collaboravano alla preparazione e alla stesura di un mosaico. I Romani distinguevano gli operai addetti alla preparazione delle pietre o delle paste vitree dagli artisti veri e propri: il pictor imaginarius («pittore creativo») era colui che forniva il disegno o cartone, il pictor parietarius («pittore murale») colui che lo adattava alla parete e il musearius («mosaicista») l’esecutore effettivo del mosaico.

Il termine mosaico viene dal latino medioevale “musàicus” a sua volta derivante da Musa.

Le Muse, infatti venivano onorate in grotte artificiali, costruite nei giardini romani, che erano decorate con motivi ornamentali costruiti da piccole pietre coloriate variamente accostate.

E soprattutto tra il il IV° e V° secolo che la tecnica del mosaico diventa la più’ diffusa, in Roma e nei territori di un vasto impero per decorare pareti e pavimenti; e proprio in questi secoli che il mosaico raggiunge il massimo della sua diffusione e delle sue potenzialità espressive.

I mosaici romani impiegavano soprattutto pietre dure, terracotta (anche colorata) e ciottoli di forma a parallelepipedo, dette tessere. A cominciare dalla seconda metà del I° secolo a.C. pero, inizia a diffondersi anche l’uso di tessere in pasta di vetro. Esse divennero prevalenti rispetto agli altri materiali dal III° secolo d.C. in poi, imponendosi in special modo all’interno delle prime basiliche cristiane.

I colori a disposizione aumentarono enormemente con l’uso del mosaico a pasta vitrea, in quanto era sufficiente aggiungere al vetro un pigmento colorante, in quantità variabili, per ottenere intensità’ diverse di una stessa tinta. Soprattutto l’impiego di tessere di fondo dorato e argentato, ottenute con la frapposizione di una sottilissima lamina d’oro (o d’argento) fra due colate di vetro, dette luogo a profonde innovazioni nell’effetto complessivo della decorazione musiva.

Le tessere si immergevano nell’intonaco fresco che veniva via via applicato al di sopra di un sottofondo sul quale il soggetto da rappresentare era stato precedentemente disegnato oppure inciso.13

Noi di Guarisco Pavimenti, siamo a tua disposizione con la nostra professionalità per supportarti nella scelta dei mosaici  più adatti per il tuo progetto di casa; mosaici in pietra, vetro, ceramica, metallo, legno che danno luce a proposte fantasiose in cui emerge la creatività dell’artista, la bellezza della tradizione coniugata alla modernità e la manualità dell’installatore mosaicista.

Marmi e Pietre: qualità e design per il tuo pavimento

Nel momento in cui si va a ristrutturare una casa o a costruirla ex-novo, si devono affrontare numerose scelte che incidono sul futuro stile che andrà a possedere. Tra queste una delle scelte più importanti riguarda il tipo di pavimentazione da scegliere. In questo articolo vedremo insieme quali sono le possibili alternative e quando è più conveniente scegliere l’una o l’altra. Ecco come realizzare una pavimentazione di qualità per la tua abitazione!

Realizzare pavimenti con marmi e pietre

Non sono pochi i materiali che si possono utilizzare per realizzare un pavimento di qualità. Tra le tante tipologie proposte sul mercato, consigliamo in particolar modo i marmi e le pietre. Il marmo è una pietra pregiata molto utilizzata, soprattutto per il rivestimento di varie tipologie di superfici, grazie soprattutto alla lucentezza e alle varie sfumature di colore che può assumere (in edilizia soprattutto con venature bianche, rosa o rosse); è molto utilizzato soprattutto per pavimentazioni eleganti e può avere numerose varianti di pregio.

Le pietre, invece, vengono utilizzate soprattutto come elemento decorativo. Utilizzate da sempre, garantiscono ottimi risultati dal punto di vista estetico e funzionale, in quanto possono sostituire o essere complemento per altri tipi di materiali.

In alternativa possono essere utilizzati anche materiali di altro tipo, ma di ottima qualità, come i graniti. In edilizia questo può essere tagliato in blocchi per mezzo di dischi diamantati e rifinito successivamente dopo la fase di posa, oppure può essere creato in forma levigata e lucida, più adatta agli interni, utilizzando graniti levigati da mole diamantate.

Se cercate un pavimento in pietra e materiale naturale, cercate:

  • La meraviglia che offrono la quarzite e la quarzite a spacco;
  • La versatilità dell’ardesia;
  • Le particolari sfumature cromatiche della sandstone nella sua variante Teakwood e Rainbow;
  • La particolarità della limestone.

 

Tutte queste rispecchiano i canoni che tutti cercano in un pavimento adatto a rivestire ogni differente stanza: resistenza, longevità, pulizia rapida, bellezza a lungo termine.

Se invece non sapete proprio resistere al pavimento in marmo, allora rimarrete ammaliati dal fascino del marmo. I pavimenti in marmo sono delle vere e proprie opere d’arte, in quanto definiscono la casa con pregio e buon gusto. La venatura del materiale conferisce inoltre mille sfumature alla luce dell’ambiente, rendendola più calda se il marmo si avvicina ai toni del crema, del rosso o del rosa, oppure più fredda se la superficie è realizzata con blocchi azzurrini, bianchi o anche di colore scuro.

Il potere cromatico del marmo è, infatti, incredibilmente alto, così come lo è il suo pregio.

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Linoleum e pvc: differenze ed utilizzi

In questo articolo parleremo delle principali differenze tra due materiali molto usati oggigiorno, ovvero il PVC ed il linoleum. Scopriamole insieme!

PVC

Resistente, pratico ed igienico, il PVC moderno offre una scelta di design straordinaria: dai colori brillanti e in bianco e nero alle riproduzioni perfette del materiale naturale come il legno e la pietra. Offre comfort al calpestio e una grande varietà di finiture per unire tattilità ed estetica. Resistente, impermeabile e facile da pulire, il PVC è la variante a passo con i tempi per gli stili di vita moderni. Non molto diverso dal linoleum in termini di forma e applicazione, viene anche chiamato cloruro di polivinile o vinilico e viene considerato come una variante di rivestimento morbida ma resistente. In passato, i metodi di produzione hanno screditato la fama del PVC, in quanto venivano impiegate sostanze nocive per rendere il materiale più elastico e che rilasciavano gas tossici.

LINOLEUM

Nato nel 1860 da un brevetto inglese, Il linoleum è composto principalmente da ingredienti naturali, quali olio di semi di lino, farina di sughero, tessuto di iuta, pietra calcarea, resina naturale e pigmenti. La maggior parte dei pavimenti in linoleum è completamente biodegradabile e offre un’ottima qualità dell’aria.

Il linoleum si basa sullo sfruttamento industriale di un fenomeno naturale: l’ossidazione dell’olio di lino. Questo processo crea una pellicola (chiamata “cemento” in gergo) che costituisce il legante di base per la produzione del linoleum.

Il metodo classico di produzione inizia con l’ossidazione di grandi quantità di olio di lino. Il “cemento” ottenuto viene fatto riposare per un po’ di tempo, tagliato a pezzi e messo nel impianto di miscelazione dove vengono aggiunti prodotti naturali quali: farina di legno, sughero, carbonato di calcio, resine e pigmenti coloranti naturali. Questo impasto sminuzzato viene spalmato su un tessuto di iuta e calandrato. A questo punto il telo di linoleum viene sottoposto a stagionatura nelle cosiddette “stufe” ad una temperatura di circa 60°C. Dopo 20 – 28 giorni i teli possono essere avvolti e commercializzati.

PVC o linoleum? Ecco le differenze

La principale differenza tra i due rivestimenti è la loro composizione materiale. Mentre il linoleum è un prodotto completamente naturale, il PVC è realizzato con materie plastiche sintetiche. Entrambi sono estremamente robusti ma con proprietà morbide. Inoltre, possono essere installati rapidamente e combinati con il riscaldamento a pavimento. A differenza del linoleum, il PVC è spesso un po’ più economico da acquistare. D’altra parte, il linoleum è avanti in termini ecologici, ed è significativamente più sostenibile del PVC.

Le aree di applicazione

Anche se il linoleum è caratterizzato da ottime qualità tecniche, non può essere utilizzato ovunque. In linea di principio, le possibilità di installazione vanno dal settore residenziale a quello commerciale, compreso gli ambienti industriali. Tuttavia, non si raccomanda di posare il linoleum in bagni o in ambienti umidi come la cucina. Sebbene ciò sia possibile, lo si sconsiglia perché il materiale non consente all’acqua di dissiparsi e se il terreno non è chiuso completamente ai bordi, l’acqua può penetrarvi. Per questo motivo, sarebbe meglio ricorrere al PVC.

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RESINE E MICROCEMENTI: CAMPI DI UTILIZZO E VANTAGGI

Quando si parla di microcemento si fa riferimento ad un rivestimento decorativo composto da cemento, resine a base d’acqua, additivi e pigmenti minerali che può essere applicato su una moltitudine di superfici verticali e orizzontali grazie alla sua grande adesione. Questo materiale da costruzione si distingue perché si applica direttamente sul materiale esistente: piastrelle, cartongesso, piastrelle, marmo, terrazzo o gesso, tra molti altri. Con poco lavoro e uno spessore di soli 3 millimetri, si ottiene una rapida ristrutturazione degli spazi.

Il microcemento quindi è un rivestimento all’avanguardia, senza cuciture e adatto sia agli spazi esterni che a quelli interni. Un rivestimento continuo applicabile su pavimenti, pareti, scale, soffitti, piscine e persino mobili. La sua versatilità ha portato alla sua crescente presenza nella ristrutturazione di case private e in locali commerciali e grandi superfici come centri sportivi, edifici industriali, alberghi e ristoranti.

Dove si può applicare il microcemento?

Le soluzioni decorative del microcemento sono infinite. Ecco perché i suoi usi sono così vari. Dalle scale in microcemento o piscine in microcemento ai mobili rivestiti in microcemento. Anche se l’uso per eccellenza del microcemento è in pavimenti e pareti di cucine, bagni e spazi esterni come le terrazze.

Ed ancora il microcemento permette di coprire qualsiasi superficie, per quanto grande possa essere, ottenendo una pavimentazione continua senza giunti o crepe. In questo modo si evitano zone di sporco, facilitando così la pulizia e la disinfezione, aiutando a ottenere luoghi liberi da germi e batteri.

Inoltre, i microcementi garantiscono un‘alta resistenza nelle zone più esposte al traffico e ai prodotti di pulizia più aggressivi. Da qui la grande richiesta di microcemento nelle cucine e bagni in microcemento.

Soffermandoci invece sulle resine, andremo adesso a vedere quali sono le loro caratteristiche.

Le caratteristiche tecniche rendono i rivestimenti in resina un prodotto versatile e di notevole importanza, soprattutto in ambito industriale, dal settore alimentare a quello meccanico, sino al farmaceutico.

Resine sintetiche: come sono composte?

Le resine bicomponenti sono composte da due elementi:

  • Base: la resina vera e propria;
  • Indurente: catalizzatore che consente il processo di polimerizzazione.

 

Con la miscelazione di questi ingredienti avviene una reazione chimica chiamata appunto polimerizzazione.

Un polimero è formato dall’unione di monomeri, unità ripetute in sequenza, il cui legame deve essere forte; è importante quindi che la miscelazione tra base e indurente avvenga correttamente e nelle esatte proporzioni indicate dal produttore.

Il processo è influenzato dalla temperatura e si evolve a seconda di un innalzamento o abbassamento dei gradi: temperature troppo basse (vicine o sotto 0°C) rallentano o bloccano l’avvio della catalisi, al contrario temperature troppo alte causano un’accellerazione dell’indurimento e quindi un minor tempo della lavorabilità.

Resine monocomponenti

Non necessitano dell’aggiunta di un catalizzatore, in quanto sono additivate con indurenti latenti, ovvero che si attivano solo in presenza di calore.

Rivestimenti in resina: caratteristiche

Di seguito una breve descrizione delle principali caratteristiche dei rivestimenti resinosi dedicati, in particolare, ad ambiti industriali:

  • Spessore: è molto contenuto, si varia da pochi micron ad alcuni cm a seconda delle necessità;
  • Impermeabilità, resistenza chimica e meccanica: i rivestimenti in resina sono impermeabili e resistenti alla presenza di sostanze chimiche (in questo caso esistono sistemi studiati appositamente) e alle sollecitazioni meccaniche (es. carichi, trazioni, passaggi di mezzi);
  • Igiene: i rivestimenti in resina sono atossici e monolitici (non presentano fughe) e possono essere stesi anche nelle zoccolature, eliminando gli angoli e quindi l’accumulo di batteri. Inoltre, la resistenza a lavaggi frequenti anche ad alte temperature li rende facilmente pulibili;
  • Aspetto estetico: si possono scegliere differenti colorazioni per soddisfare preferenze e necessità.

 

Rivolgiti a noi per una consulenza personalizzata. Visita il nostro sito e contattaci!

Manutenzione e trattamento del tuo pavimento

Noi di Guarisco Pavimenti ti offriamo tutta la nostra esperienza e tutto ciò che ti serve per mantenere i tuoi pavimenti belli più a lungo o per riportarli a nuova vita con servizi dedicati di manutenzione dei pavimenti in parquet e marmo.

I pavimenti in parquet donano un calore particolare alle vostre case, ma il parquet perde il suo fascino se troppo usurato. Righe, asperità, alterazioni di colore e macchie sono segni di usura che rovinano i vostri pavimenti in legno.

I pavimenti in marmo cambieranno radicalmente l’aspetto della vostra casa una volta lucidati. Noi di Guarisco siamo specializzati anche nel trattamento dei pavimenti in cotto, la manutenzione sarà più semplice e veloce. I vostri pavimenti torneranno come nuovi dopo il nostro intervento!

Inoltre Guarisco ti offre un servizio di manutenzione straordinaria post vendita consistente in una pulizia profonda dei tuoi pavimenti in legno per la rimozione dello sporco accumulato negli anni, con minore dispendio di tempo.

Gres porcellanato: Pulizia e manutenzione

ll gres porcellanato è un prodotto ceramico in gres porcellanato naturale classificato normalmente UGL, vale a dire non smaltato, ad elevate prestazioni tecniche in rapporto a resistenza meccanica, resistenza agli attacchi chimici, resistenza alle macchie.

La superficie si presenta normalmente satinata, non lucida, più o meno morbida a seconda della tipologia, con effetti estetici molto naturali assimilabili alle pietre naturali. Questi pavimenti non necessitano di trattamenti particolari dopo la posa ma richiedono alcuni accorgimenti nella manutenzione ordinaria.

Gli attuali sistemi di pulizia dei pavimenti, con particolare riferimento all’uso di detergenti che contengono profumi o sostanze atte ad evitare il risciacquo, fanno sì che sulla superficie delle piastrelle di gres porcellanato naturale non smaltata si formi una patina lasciata dai residui dei detergenti utilizzati che falsano l’aspetto e il comportamento della superficie.

L’errato consiglio per cui le piastrelle di ceramica si puliscano solo con acqua fa sì che residui di sporco o di calcare si aggrappino alla superficie senza essere assorbiti dalla stessa (tutti i gres porcellanati hanno assorbimento d’acqua inferiore allo 0,5%). Ecco perché le piastrelle appaiono, dopo un certo periodo d’uso, più lucide del normale, la bagnabilità della superficie è falsata, la caduta di sostanze alimentari o di altro genere forma aloni in quanto questa patina all’apparenza oleosa viene asportata nel punto di caduta.

Periodicamente questa patina va eliminata con l’uso di sostanze sgrassanti che normalmente si trovano in commercio, ma meglio con detergenti più specifici che garantiscono un risultato migliore.

Si possono utilizzare detergenti che abbiano una percentuale di acido tamponato utilizzando uno straccio ruvido; inoltre possono essere utilizzati anche per la normale pulizia diluendoli maggiormente in acqua o utilizzando quelli classificati per uso quotidiano che sono privi di profumi, cere o sostanze che evitano il risciacquo.

Pulizia straordinaria dei cotti interni trattati a cera

Il sistema di pulizia straordinaria dei cotti interni trattati a cera è specifico nei casi in cui il trattamento di fondo del cotto sia ancora buono. Evita di decerare il pavimento e rifare da capo il trattamento.

Dove e quando? Sui cotti trattati. Quando il trattamento è ancora buono, ma presenta sporco in superficie o è stato manutenzionato male a causa di eccesso o di pessima qualità delle cere.

Pulizia straordinaria e ordinaria del marmo lucido interno

Il sistema di pulizia straordinaria e ordinaria del marmo lucido interno assicura la conservazione nel tempo del materiale, senza necessità di rilevigare la superficie. Consigliato per marmi, graniti e quarziti lucidi.

Dove e quando? Su pavimenti in marmo, granito e quarzite lucidi, posati all’interno. Per evitare di levigare nuovamente la superficie.

 

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Posa in opera: rivolgiti a noi di Guarisco

Tra i tanti servizi messi a tua disposizione, noi di Guarisco Pavimenti ci occupiamo anche della posa in opera che viene eseguita da installatori, dipendenti e di fiducia della nostra azienda, che sono altamente specializzati per settore ed in regola con le normative e disposizioni in materia di lavoro.

Il nostro personale qualificato fornisce ai nostri installatori schemi dettagliati per la posa in opera, segue tutte le fasi di cantiere con particolare attenzione alla verifica dei fondi di posa: il nostro obiettivo è da sempre la totale soddisfazione del cliente.

Tipologie di posa lastre a basso spessore

Esistono, in relazione alle lastre a basso spessore, tre tipologie di posa in opera ovvero:

  • Galleggiante;
  • Su terreno;
  • Con adesivo cementizio.

Vediamo insieme le varie caratteristiche per ogni tipologia.

Galleggiante

La posa in opera galleggiante permette:

  • Posa in opera facile veloce e pulita anche su pavimentazione già esistente;
  • Possibilità di posa di tubi e cavi al di sotto della pavimentazione e in tempi successivi alla posa iniziale;
  • Facilità di manutenzione: gli interventi su guaine, isolanti e impianti vengono effettuati alzando semplicemente le lastre;
  • Miglioramento dell’isolamento su terrazze e tetti piani in quanto permette la ventilazione sotto al pavimento;
  • Planarità garantita dai dispositivi di appoggio regolabili in altezza.

 

Ecco dunque i passaggi da eseguire:

  • Soletta in CLS/pavimentazione esistente;
  • Guaina impermeabile;
  • Strato isolante;
  • Guaina impermeabile;
  • Dispositivi di appoggio;
  • Elementi impiantistici;
  • Lastra

Posa su terreno

La classica posa su terreno è l’ideale per gli spazi esterni. Il geotessuto e lo strato di fondazione garantiscono stabilità e una migliore redistribuzione dei carichi in presenza sia di uno strato di base di differente granulometria sia di una soletta in CLS.

Ecco i passaggi da eseguire:

  • Sottofondo;
  • Geotessuto;
  • Strato di fondazione;
  • Strato di base;
  • Geotessuto;
  • Strato di allettamento;
  • Lastra;

 

Posa su CLS:

  • Sottofondo;
  • Strato di fondazione;
  • Soletta in CLS;
  • Geotessuto;
  • Strato di allettamento;
  • Lastra.

Posa con adesivo cementizio

Dato lo spessore ridotto delle lastre, si prestano ad essere posate come vere e proprie piastrelle attraverso l’utilizzo di un adesivo cementizio.

Ecco come:

  • Soletta in CLS/pavimentazione esistente;
  • Adesivo cementizio;
  • Lastra

 

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